Lasciti e testamenti

Quest’atto d’amore ci permette di sperare in un futuro migliore per i pazienti ematologici

Un grazie di cuore a Mauro per aver curato, in qualità di curatore testamentario, le volontà della paziente che ha scelto con consapevolezza di sostenere la ricerca in campo ematologico a favore di AIL Verona.

Per tutte le persone che compiono questi gesti, l ’AIL non è una sigla o qualcosa di distante e ignoto, ma il volto e il lavoro di persone, conosciute direttamente o indirettamente, dedite ai malati e alle famiglie, medici/infermieri/ricercatori/altri professionisti che ogni giorno si impegnano con serietà e trasparenza.

Questa paziente era una persona come tante, non aveva un ingente patrimonio ma voleva lasciare un segno, e lo ha fatto con un gesto semplice – il testamento – nel quale ha espresso chiaramente la volontà di donare una parte dei suoi risparmi all’AIL.

Il suo atto di generosità ha creato un “legame” di continuità, come fosse una “parentela”, tra Lei e tutti i soggetti che potranno trarre beneficio dal suo contributo.

I progetti che possiamo finanziare grazie ad un lascito sono molteplici e si possono conoscere da vicino anche tramite un incontro per raccontare quanto è stato realizzato e quanto è in corso di realizzazione.

 

Per inserire nel tuo testamento un lascito ad AIL è necessario indicare la denominazione e il codice fiscale

AIL - ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE, LINFOMI E MIELOMA
VERONA ONLUS
CODICE FISCALE: 93090920237

PER SAPERNE DI PIÙ O PER RICHIEDERE GRATUITAMENTE LA GUIDA LASCITI, CONTATTA CRISTINA al numero 045/8200109 o alla mail: [email protected]

Con un lascito le buone azioni arrivano lontano

“Ho sempre pensato che vivere solo per se stessi non abbia senso. Per me condividere è una gioia enorme, molte più grande del ricevere. Per questo ho deciso di fare un lascito solidale a favore dell’AIL”.  Genoveffa ha 83 anni, è calabrese ma ormai è adottata da Livorno, dove tutti quelli che la amano la chiamano Iole. Ha passato la sua vita ad insegnare ai ragazzi della città toscana, trasmettendo il suo impegno e il suo amore per il prossimo.

La scelta di sostenere AIL è arrivata, di comune accordo con il marito, dopo aver toccato con mano la sofferenza della malattia. Ad una giovane alunna della sorella, anche lei insegnante, è stata diagnosticata una leucemia e Iole ha visto con i suoi occhi quanto è difficile e doloroso lottare contro un tumore del sangue, non solo per il malato ma anche per la famiglia. E ha capito anche quanto è importante il supporto dei medici e dei volontari dell’AIL in un momento tanto duro. Per questo Iole ha deciso di fare un lascito solidale a favore dell’Associazione, che sostiene anche con delle donazioni regolari.

“Ci tengo a dire una cosa, però, e che sia ben chiara: non ho scelto di donare per sentirmi dire grazie. Spesso, come dico sempre io, le buone azioni hanno bisogno di una ‘spintarella’ per arrivare lontano. E voglio pensare che il mio lascito faccia percorrere un bel po’ di chilometri al bene che ho voluto fare”.

Qualche informazione in più

Le polizze vita: non rientrano nel patrimonio ereditario e anche quando ci sono eredi legittimi si può liberamente scegliere di indicare quale beneficiario del capitale versato una Associazione no profit/Onlus. Questa non deve sostenere alcun costo della successione e può contattare direttamente la compagnia per l’erogazione di quanto lasciato. Il sottoscrittore/sostenitore ha la facoltà di modificare in qualsiasi momento il beneficiario indicato, purché lo faccia inviando tale richiesta per iscritto alla compagnia assicuratrice.  È fondamentale, come si evince dalla storia raccontata, consegnare una copia della polizza all’Associazione beneficiaria o comunque informarla del lascito disposto con questa modalità.

È necessario redigere un testamento per permetterci di decidere, quando si è ancora in vita, come e a favore di chi saranno destinate le nostre risorse, spesso i sacrifici di una vita, dando in tal modo forma concreta alle nostre volontà. Disporre un testamento solidale a favore di una organizzazione responsabile e trasparente come l’AIL è un gesto ricco di significato e fortemente connotato dalla consapevolezza di offrire agli altri ancora una possibilità.

In assenza di testamento i beni vengono ripartiti secondo quanto previsto dall’art. 565 del codice civile secondo il seguente ordine: coniuge, discendenti (figli), ascendenti (padre, madre, nonni) collaterali (fratelli o sorelle), parenti fino al sesto grado e, infine in assenza di questi, allo Stato.

 

Quota parte del patrimonio che la legge italiana riserva ai parenti cosiddetti “eredi legittimari” e della quale non si può disporre liberamente per testamento. Il valore di questa varia a seconda di quali e quanti sono i legittimari.

Ecco una tabella semplificata utile al fine di calcolare la quota di patrimonio di cui si può disporre per testamento

Quota disponibile

Eredi

Quota legittima

Quota disponibile

Coniuge

1/2

1/2

Coniuge e un figlio

1/3 al figlio
1/3 al coniuge

1/3

Coniuge e più di un figlio

1/4 al coniuge
1/2 ai figli

1/4

Coniuge + genitori + nonni

1/2 al coniuge
1/4 ai parenti

1/4

Un figlio

1/2

1/2

Più figli

2/3

1/3

Genitori + nonni

1/3

2/3

Quota parte del patrimonio di cui possiamo disporre liberamente redigendo un testamento. Se non si hanno eredi legittimari si può disporre liberamente dell’intero patrimonio.

Pianificare il futuro scrivendo un testamento non ci vincola in alcun modo perché è un atto modificabile e revocabile in qualsiasi momento. È un atto semplice strettamente personale che presuppone la maggiore età e la capacità di intendere e di volere.

È falso pensare che, per fare testamento e inserire un lascito solidale, si debbano possedere grandi patrimoni, in realtà si possono lasciare tutti i nostri beni o anche solo una piccola parte di questi ad esempio:
  • una qualsiasi somma di denaro
  • un bene mobile, un arredo, un’opera d’arte, un gioiello
  • un bene immobile, come un appartamento, un terreno ecc.
  • una polizza vita, il Tfr
  • azioni, obbligazioni e altri titoli d'investimento

Può essere conservato dallo stesso testatore, tuttavia per evitare che il testamento possa essere alterato, distrutto o non trovato, è opportuno che sia redatto in due o più originali e che uno sia affidato ad un notaio e l’altro conservato da un soggetto di fiducia. Si consiglia di recapitare una copia del testamento anche all’Ente e/o Enti a cui si è deciso di fare un lascito.

Tipologie di testamento

OLOGRAFO
È scritto di proprio pugno dal testatore, per essere valido è necessario che sia indicata la data di redazione e che sia apposta la firma alla fine del documento. Non può essere redatto con strumenti elettronici o da un’altra persona. Può essere conservato dal testatore e/o da persona di sua fiducia.  

PUBBLICO
È redatto necessariamente dal Notaio, che provvede a raccogliere le volontà del testatore e a metterle per iscritto, alla presenza di due testimoni. Una volta sottoscritto dal testatore, dai testimoni e di quest’ultimo, il testamento viene conservato presso la sede del Notaio, finché in attività, e successivamente presso l’Archivio Notarile. Il Notaio, appena gli è nota la morte del testatore, comunica l’esistenza dello stesso agli eredi e ai legatari di cui conosce il domicilio o la residenza e provvede alla pubblicazione del testamento.

SEGRETO
È redatto come il testamento olografo, viene sigillato dal testatore e consegnato al Notaio alla presenza di due testimoni, questi non ne conoscono il contenuto. I vantaggi di questa tipologia di testamento poco diffusa sono la custodia e la segretezza garantita dal deposito presso il Notaio.   
Il testamento pubblico ha la stessa validità del testamento olografo, ma rispetto a quest’ultimo ha il vantaggio di essere redatto con la competenza specifica del Notaio, che può suggerire le soluzioni migliori nel rispetto della normativa vigente.